MOLDOVIA CASTLE
(SITUATION COMEDY A EPISODI)
Il Castello di Moldovia, già dalla sua versione cartacea, è un
compendio di umorismo nero e satira di costume. Una delle
componenti più incisive e spassose della serie è proprio la
reazione dei malcapitati che si trovano ad avere a che fare con la
follia dei personaggi; i quali invece, malgrado tutto, incarnano
modelli sempre positivi e di salda moralità.
Tutti i membri della
famiglia condividono un legame con l'occulto e il soprannaturale.
Il cibo di cui si nutrono
non è commestibile per un normale
essere umano e hanno grande interesse verso le attività che
provocano dolore.
Hanno
un laboratorio per esperimenti
scientifici ed esoterici e uno spazio torture per i soggetti a cui
piace farsi sodomizzare.
Moldovia è un paese immaginario che trae
la sua denominazione dalle origini di Moldova che ricorda la
nascita del mondo vampiresco e demoniaco dando una visione
fantastica di un Castello posizionato tra l’ inferno di Ade e
l’Olimpo degli Dei.
La puntata di presentazione si presenta con un passaggio durante
le scene di tutti i protagonisti che vivono nel Castello e che
andranno a comporre la serie la cui durata non ha un limite
definito proprio per la sua potenzialità di essere illimitata.
IL CASTELLO DI MOLDOVIA
Episodio 1 – Il segreto di Era
Il Castello medioevale possiede tutte le caratteristiche che ne
delineano la sua nobile origine. Il duca Zagan, discendente nobile
dei principi incoronati e demone immortale, è il “padrone di
casa”. Tra i vari personaggi che man mano andranno a colmare
Moldovia ci sono anche quelli animati (gradini delle scale con
voce umana da romanacci, il quadro magico, l’orologio con le
lancette che vanno al contrario, il teschio che parla napoletano,
il candelabro e le sue tre candele animate etc …). Ortica è la
moglie del Duca, a differenza del marito lei è ancora mortale.
Zagan non l’ha mai trasformata in demone perché è in attesa che la
donna concepisca un primogenito maschio dopo aver avuto da lei
svariate figlie solo femmine. Ortica in realtà spera che questo
non accada dato che non vuole sentirsi costretta a rimanere
eternamente nelle mura del castello. Essendo Ortica figlia di una
dea e un mortale, il suo destino sarebbe nell’Olimpo e se la sua
morte non dovesse venire per cause naturali, ovvero di tipo umano,
perderebbe questo diritto. Zagan la vuole con sé per sempre e,
sapendo che la donna invecchia naturalmente, cerca di restringere
i tempi per avere il figlio desiderato. Ortica è innamorata del